RADIOFREQUENZA E TERMOABLAZIONE
CRIOTERAPIA
VERTEBROPLASTICA E CIFOPLASTICA
EMBOLIZZAZIONE
Fibroma uterino - Interventi e terapie
Embolizzazione
Il fibroma uterino è il tumore benigno più frequente per le donne. Interessa oltre il 25% delle donne di età superiore ai 30 anni, con un picco di incidenza tra i 35 ed i 40 anni, percentuale di fatto più elevata a causa di una notevole presenza di casi asintomatici.
L’embolizzazione delle arterie uterine è una procedura minimamente invasiva di radiologia interventistica - nella maggior parte dei casi valida alternativa all’isterectomia ed alla miomectomia - per le donne con fibromi uterini sintomatici. I vantaggi rispetto alla chirurgia tradizionale sono la minima invasività che rende non necessaria l’anestesia generale, l’assenza di sanguinamento e di cicatrici chirurgiche, i tempi di ospedalizzazione e convalescenza più brevi, la conservazione dell’utero, l’elevata efficacia clinica ed il basso tasso di complicanze. La procedura viene eseguita in sala di radiologia interventistica: un sottilissimo tubicino di materiale plastico viene introdotto nelle arterie uterine mediante una puntura eseguita in una arteria del polso o dell'inguine; attraverso di esso vengono iniettate delle piccolissime particelle che vanno a chiudere i vasi che alimentano i fibromi che, privati dell'apporto nutritivo, si riducono progressivamente di dimensioni.
Nelle immagini, intervento su caso clinico: paziente di anni 44, importanti sintomi da "ingombro" (dispareunia, disturbi minzionali, dolore pelvico gravativo continuo) e cicli emorragici con anemizzazione cronica; viene posta indicazione ad isterectomia che la paziente rifiuta.